Eccoci di nuovo alle prese con un altro film di Madagascar, il terzo della serie. I nostri eroi Alex, Gloria, Marty e Melman sono ancora una volta i protagonisti di pazze avventure nel cuore dell’Europa, fra la gloria del circo di città in città. Un tie-in cerca di avvicinarci ancora di più a questa nuova produzione, mettendoci nel ruolo delle stelle di Madagascar 3, senza farci mancare la compagnia dei loro alleati pinguini ed altri ancora. Eccoci quindi toccare con mano Madagascar 3: Ricercati in Europa, il videogame.
TATTATARATATATATA CIRCO! TATTATARARATATTA AFRO!
Con delle ilari scene animate con la grafica del gioco veniamo introdotti molto in fretta alla trama di Madagascar 3 e del videogioco stesso attraverso diverse immagini ed una spiegazione di un primate intellettuale e del logorroico re lemure Julien. Che abbiate seguito i film o la serie animata “I pinguini di Madagascar”, questi due personaggi vi riporteranno alla mente ricordi nostalgici delle prime divertenti avventure degli animali più pazzi al mondo. Lo scimpanzè in questione, con adeguata calma nonostante le molteplici interruzioni di re Julien, spiega il fato dei protagonisti dopo le vicende del secondo film.
Senza troppi indugi e con una breve cutscene eccoci nel vivo dell’azione…si fa per dire. Assumerete i panni di due protagonisti alla volta nel tentativo di raccogliere oggetti e completare le missioni affidate dai famosi e noti pinguini, ormai le mascotte stabili dei film. Ogni personaggio ha le sue capacità uniche che lo risparmia dall’essere un semplice clone che salta e attacca, armandolo di abilità che gli consentono di risolvere puzzle ambientali e proseguire nella ricerca degli oggetti da trovare. Alex ad esempio è più agile grazie alla sua eredità felina e può ruggire per spaventare eventuali scocciatori, Gloria può nuotare ed emettere bolle da far scoppiare contro ostacoli, Melman può attivare leve e starnutire per abbattere pezzi dell’ambiente circostante con la furia dei propri zoccoli ed infine Marty, che può sfruttare i durissimi zoccoli per calciare via casse ed altri oggetti apparentemente inamovibili con le sole forze individuali. I personaggi giocabili sono differenziati bene e la possibilità di far partecipare un secondo giocatore rappresenta una comodità per risolvere più celermente i livelli e raccogliere il maggior numero di oggetti collezionabili.
Ma il lato negativo di Madagascar 3 è presto svelato da obiettivi tremendamente ripetitivi che si salvano in parte con minigames divertenti sparsi in giro per il gioco, la cui qualità circense regala più di un sorriso, ma la soddisfazione momentanea arranca in un campo minato composto di confusi livelli in cui più e più volte vi ritroverete a domandarvi: “Che diamine devo fare ora?”. L’obiettivo finale della missione vi viene posto sempre davanti agli occhi, ma questa indicazione invece che aiutarvi nel cercare la via per arrivarci riesce più che altro a confondere le idee, a causa anche della completa assenza di indicazioni che vi guideranno verso di esso.
La diversità dei personaggi non aiuta molto, la monotonia si fa sentire già nelle prime fasi di gioco e man mano che si va avanti con l’avventura le scene non risultano così divertenti come poteva sembrare nei primi minuti. I controlli sono piuttosto semplici ma non estremamente precisi, in quanto uno sbaglio di qualche millimetro basterà a farvi fare il letterale buco nell’acqua e la mancanza di un vero e proprio Game Over non è di molta consolazione. Gli antagonisti del gioco sono rappresentati dagli agenti accalappiatori di animali, che vi faranno ripetere la missione in caso veniste catturati dai loro aggeggi infernali. Fortuna che ad aiutarvi ci sono travestimenti efficacissimi (un paio di occhiali da Sole) per passare inosservati alle loro forsennate ricerche.
Insomma il fattore giocabilità di Madagascar 3 fa al caso dei più piccoli che si divertiranno a muovere i personaggi preferiti in giro per i livelli nel tentativo di raccogliere oggetti e proseguire nella trama, viaggiando di circo in circo ed intrattenendo il pubblico con le proprie star animalesche.
CON I PUA’ CON I PUA’ CON I PUA’ AFRO!
L’aspetto tecnico del gioco è buono anche se non offre vere e proprie gioie per gli occhi, e la grafica delle texture non aspira a toccare la qualità delle versioni cinematografiche. I poligoni sono poveri di dettaglio anche se le animazioni fanno il dovere di dare un’idea di somiglianza con personaggi e ambientazioni per renderli sufficientemente familiari al franchise. Il fatto che la gente cammini tranquilla intorno ad animali che se ne vanno liberamente in giro per poi gridare come se stessero andando a fuoco appena si avvicinano è senza dubbio un fattore un po’ strano, ma in fin dei conti è un fattore che risulterà più divertente che ridicolo.
Ad ogni modo l’audio è orecchiabile e gli effetti sonori rimangono discreti, il doppiaggio italiano svolge un ottimo lavoro nel dare la giusta atmosfera al prodotto finale e coinvolge in maniera notevolmente più accentuata. Insomma la volontà di rendere Madagascar 3 appetibile alla vista ed all’udito ci sono, anche se si poteva certamente aspirare a picchi più alti e ambiziosi per dare quel tono di cartoonesco in più che arricchisce la serie di Madagascar e la abbellisce con così tanta cura.