Ormai è una consuetudine da parte di Activision la distribuzione di titoli ispirati a grandi saghe cinematografiche…in veste LEGO. Siamo ora di fronte a LEGO Star Wars III: The Clone Wars, un altro di questi videogame dove a far da padrone è la semplicità del gameplay, che mischiandola ai mattoncini che tanto ci hanno accompagnato da bambini dà un tripudio di divertimento assicurato.
Giocando a questo titolo ispirato alla saga di George Lucas si notano miglioramenti di grande importanza, cambiamenti che si son notati passando per le serie videoludiche LEGO Batman, LEGO Indiana Jones e LEGO Harry Potter. Andiamoli a scoprire insieme.
La paura è la via per il lato oscuro…
Questo titolo sviluppato da Traveller’s Tales è ispirato al film in computer grafica uscito nei grandi schermi che si colloca tra il secondo ed il terzo capitolo della saga Star Wars. I protagonisti della storia sono ovviamente gli ormai famosi Anakin Skywalker e Obi Wan Kenobi, impegnati in scene comico/carismatiche, che si trovano nel bel mezzo della Guerra dei Cloni. Rivivremo quindi le avventure che avvengono nel lungometraggio di George Luca’s di cui non vi vogliamo svelarvi nulla per non togliervi la sorpresa dei colpi di scena (se non avete già visto il film). Ci faremo strada affrontando una miriade di droidi ed alieni con le nostre spade laser ed utilizzando i mezzi più disparati, il tutto condito da un umorismo ormai tipico nelle serie realizzate da Traveller’s Tales.
Al contrario di quanto si possa aspettare non c’è un obbligo di linearità per andare avanti con la story-line, ma il giocatore può selezionare la missione che vuole affrontare attraverso un pannello realizzato ottimamente ma che a volte risulta essere un pò dispersivo. E’ inoltre possibile, attraverso questo hub, acquistare nuovi personaggi o veicoli con i gettoni ottenuti nelle missioni, oppure passare da una modalità all’altra del titolo in questione. Ogni personaggi è inoltre caratterizzato da abilità ben distinte, grazie alle quali sarà possibile accedere a determinate aree altrimenti irraggiungibili. Per fare qualche esempio, oltre all’uso della Forza dei Jedi, alcuni personaggi utilizzano rampini per arrampicarsi, i droidi possono invece attivare dispositivi elettronici che attivano determinati meccanismi, e tante altre possibilità che sarà un piacere scoprire man mano che si avanza.
Gli enigmi ambientali in LEGO Star Wars III: The Clone Wars sono quindi evoluti rispetto a quelli già visti negli episodi di altre saghe videoludiche LEGO, ma a volte risultano essere troppo complessi e macchinosi, soprattutto per i più piccoli.
…la paura conduce all’ira, l’ira all’odio; e l’odio, conduce alla sofferenza…
Parliamo ora di ciò che riguarda il gameplay, rimasto praticamente invariato rispetto ai precedenti capitoli. Ciò che subito colpisce è la semplicità, ed infatti grazie alla pressione dei singoli tasti si possono eseguire tutte le azioni necessarie per portare a termine le missioni e per farsi largo tra le fila nemiche. L’obiettivo finale è lo stesso visto sinora in tutte le saghe LEGO, ossia raccogliere più gettoni possibile per sbloccare una quantità maggiore di personaggi. Quest’idea continua a funzionare nella sua semplicità, anche se a lungo andare risulta essere monotono come meccanismo e può stancare soprattutto dopo aver terminato la campagna principale, e dove l’unico obiettivo sarà rigiocare i vari livelli per continuare a sbloccare gli extra che sono rimasti.
Per ovviare, almeno un pò, a questa monotonia sono state introdotte da Traveller’s Tales missioni di diverso genere, come alcune a bordo di veicoli spaziali dove spareremo a tutto ciò che ci capita sotto tiro. Quello che però risulta essere più accattivante è la modalità in cui dovremo conquistare i pianeti, dove il giocatore dovrà sostanzialmente togliere di mezzo tutte le unità nemiche presenti, e successivamente dovrà potenziare il proprio esercito usufruendo delle nuove risorse acquisite. Per fare tutto ciò non è necessaria un’elevata dose di strategia, anche a causa della ridotta complessità nell’avanzare in tale impresa. Nonostante questo però quest’aggiunta risulta essere godibile, grazie soprattutto alla varietà che offre al titolo.
…io sento molta paura in te.
Dal punto di vista tecnico LEGO Star Wars III: The Clone Wars è decisamente il culmine di un’evoluzione che abbiamo potuto notare man mano nei vari capitoli sviluppati da Traveller’s Tales. La cosa che si nota di primo impatto è l’ambientazione, non più a mattoncini ma con un taglio realistico, all’interno della quale vi sono i personaggi, i veicoli e i nemici in pieno stile LEGO. Quest’abbinamento, del tutto originale, funziona grazie ad un’accuratezza maggiore nel dettaglio delle ambientazioni e ad una ricchezza maggiore di particolari.
Per quanto riguarda i personaggi, anch’essi risultano essere più dettagliati e più fluidi nei movimenti, ed è un piacere ammirarli nei combattimenti con le spade laser grazie agli effetti di luce realizzati in modo impeccabile. Ciò che però ancora è da perfezionare è la gestione della telecamera, a volte davvero scomoda per affrontare alcuni movimenti (soprattutto salti) che richiederebbero un dinamismo dell’inquadratura maggiore.
E’ inutile infine parlare della colonna sonora, che non ha bisogno di presentazioni in quanto è ripresa del tutto da quella dei lungometraggi.