Il 29 ottobre 2010 ha visto l’uscita su grande schermo il film d’animazione Il Regno di Ga’Hoole: La leggenda dei Guardiani, mentre dal 22 ottobre è possibile acquistare in tutti i negozi di videogame il titolo dedicato a questo lungometraggio, ovviamente omonimo. Warner Bros ha infatti acquisito i diritti di questa serie dal 2005, ma solamente in quest’ultimo periodo ha deciso di dedicarsi all’opera di Kathryn Lasky, dando in pasto al team di Krome Studios lo sviluppo di questo videogame.
Ga’Hoole
Se avete visto il film al cinema e pensate che non proverete gusto a giocare questo titolo perchè già conoscete la storia vi state sbagliando, in quanto come ormai accade spesso questo tie-in propone ai videogiocatori una trama totalmente differente. Il protagonista è il barbagianni Shard, che deve riuscire a mettere in ordine alcune ingiustizie che ha subito suo padre, accusato erroneamente di tradimento dal popolo che vive a Great Tree. Per fare ciò dovrà affrontare i Puri, che si credono appartenenti ad una razza eletta. Ovviamente per capire al meglio la story-line del videogame sarebbe meglio vedere prima il film, ma nonostante questo non incontreremo nessun personaggio in comune e nessuna scena sarà legata a ciò che accade nel lungometraggio. Riguardo la storia non vogliamo svelarvi altro per non incappare in spoiler che i lettori non gradirebbero, ma possiamo dirvi che non è molto longeva; richiede infatti circa quattro ore di gioco, che possono diventare di più se si decide di continuare a giocare il titolo per completare alcuni livelli aggiuntivi che vengono sbloccati.
Pennuti alla riscossa
Il Regno di Ga’Hoole: La leggenda dei Guardiani ha un gameplay che è del tutto riconducibile ai titoli di simulazione aerea, ma con un taglio prettamente arcade. Questo titolo propone delle sequenze di gioco che consistono nell’aiutare alcuni volatili, salvarne degli altri o sconfiggere i Puri; queste saranno ogni tanto spezzate da alcuni frangenti in cui ci ritroveremo ad affrontare corse attraverso checkpoint, fughe o inseguimenti, ma sono soluzioni che raramente ci vengono proposte. Una pecca che infatti notiamo dopo un pò che siamo davanti a questo titolo è la ripetitività del gameplay, che a lungo andare diventa monotono.
Durante ogni missione avremo inoltre la possibilità di utilizzare due tipi di attacchi, uno base mentre l’altro molto più potente e ci da la possibilità di rompere l’armatura dei nostri avversari. Potremo inoltre eseguire delle mosse che saranno utilizzabili man mano che mettiamo a segno i nostri colpi o che schiviamo quelli avversari, come ad esempio uno scatto in avanti per raggiungere un nemico più velocemente, una schivata repentina o chiamare in soccorso un compagno per fargli attaccare un determinato avversario da noi scelto.
Come vi abbiamo anticipato prima, una volta portata a termine per la prima volta la story-line avremo la possibilità di completare alcuni livelli aggiuntivi che verranno sbloccati se riusciremo a completare determinati obiettivi in alcuni livelli specifici; purtroppo però anche qui siamo di fronte alla solita routine per quanto riguarda il gameplay, dove le azioni da svolgere sono sempre le stesse. Inoltre durante lo svolgersi della trama sbloccheremo altri quattro personaggi, che potremo utilizzare per rigiocare l’intero titolo.
Il livello di difficoltà delle varie missioni è decisamente basso, ed infatti non siamo di fronte ad un titolo dedicato agli hardcore gamers; si intuisce sin da subito che il suo target è quello dei più piccoli, che possono utilizzare i loro beniamini cinematografici nelle avventure del mondo fantastico del Regno di Ga’Hoole.
Tie-in di buon livello
Analizzando le caratteristiche tecniche de Il Regno di Ga’Hoole: La leggenda dei Guardiani possiamo con tutta sicurezza dire che siamo di fronte al lato migliore di questo titolo. Sia i personaggi che le ambientazioni sono realizzati in modo molto accurato, tranne quando decidiamo di effettuare un volo radente e si notano texture decisamente sottotono rispetto al resto. Gli effetti di luce sono invece convincenti e ben gestiti dal motore grafico, che da in alcuni frangenti un senso magico al mondo di Ga’Hoole.
Analizzando invece il comparto audio, il doppiaggio in italiano è ben realizzato anche se a volte privo di enfasi; la colonna sonora invece è caratterizzata da una tracklist di buon livello che si mescola perfettamente al titolo, e gli effetti sonori sono ben realizzati.