Dal 4 aprile sarà disponibile I Am Alive per PlayStation 3, titolo sviluppato da Ubisoft Shanghai dopo che il progetto era stato iniziato negli studi di Darkworks. Per un buon periodo infatti sembrava che questo videogame sarebbe stato cancellato a causa dei problemi di sviluppo che ha avuto in questa fase transitoria, ma nonostante questo il nuovo team incaricato si è rimboccato le maniche ed ha deciso di portare a termine il progetto. Il budget a disposizione è stato diminuito proprio a causa di questa situazione, ed infatti I Am Alive non ha visto la luce sugli scaffali ma solamente in formato Digital Delivery su PSN e XBLA, ma nonostante questo la sua qualità non ha nulla da invidiare ai titoli destinati alla pubblicazione fisica.

Tra il nulla e il niente
Con I Am Alive ci troviamo in un tipico ambiente post apocalittico, dove però a causare la distruzione di tutto ciò che ci circonda non è stata un’esplosione nucleare come si è solito vedere nei videogame, bensì un terremoto dall’intensità decisamente sopra la media che non ha lasciato scampo alla maggior parte degli abitanti. Vestiremo i panni di uno dei pochi uomini sopravvissuti, che spinto dall’amore verso la sua famiglia si avventura tra le macerie della città di Haventon in cerca di sua moglie e di sua figlia, senza sapere se sono ancora vive ed eventualmente dove si trovano. Inizia così un viaggio disperato, dove la successione degli eventi spesso non sarà dalla parte del protagonista.
Purtroppo per lui infatti il terremoto non ha distrutto solo strade, edifici o ciò che è puramente materiale, ma ha influito anche sulla distruzione dei rapporti umani. Coloro che sono riusciti a scampare alla tragedia saranno tutti spinti da un istinto di sopravvivenza sempre più violento nei confronti del prossimo, a causa anche delle risorse che stanno man mano scomparendo. Ogni individuo che incontreremo per la nostra strada potrebbe quindi essere una minaccia per la nostra incolumità, e dovremo stare attenti a come comportarci. Alcuni ci minacceranno di allontanarci per difendere il loro territorio, altri invece non ci penseranno più di due volte ad attaccarci, mentre altri ancora cercheranno il nostro aiuto e saremo noi a decidere se assecondarli o meno.
Ecco che quindi in base alla situazione dovremo decidere se avere un approccio diretto con chi abbiamo davanti oppure cercare di trarlo in inganno, facendolo avvicinare il più possibile per poi tagliargli la gola con il nostro machete in un istante. Altra soluzione, efficace contro chi è equipaggiato solo di armi contundenti, è quella di puntargli la pistola contro; vedremo così l’individuo davanti a noi alzare le mani impaurito e potremo impartigli l’ordine di arretrare, fino a farlo arrivare sul ciglio di un dirupo e spingerlo giù con un calcione.
La parola d’ordine sarà sempre e comunque quella di conservare le munizioni perchè spesso scarseggeranno, e non si parla di pochi colpi o caricatori, ma nella buona maggior parte dell’avventura non avrete più di un proiettile a disposizione. Nonostante questo implica un maggior tatticismo nell’affrontare gli scontri c’è da dire che a lungo andare diventano comunque abbastanza ripetitivi, ed infatti la strategia che verrà scelta sarà sempre più o meno la stessa soprattutto se veniamo circondati da più nemici.
Insomma tutte le scelte fatte dagli sviluppatori sono pensate per far vivere una vera e propria esperienza da sopravvissuto, dove tutto scarseggia. Se vogliamo renderci poi la vita ancor più difficile non ci resta che selezionare il livello di difficoltà Sopravvivenza, che ci darà la possibilità di poter sbloccare alcuni obiettivi in più rispetto al livello Normale ma ci darà meno possibilità di poter ripartire dai checkpoint. I Am Alive è suddiviso in varie sessioni di gioco, ognuna delle quali composte da alcuni punti di salvataggio intermedi, ma solamente trovando in giro per la città alcuni oggetti potremo ripartire dall’ultimo punto raggiunto, mentre se finiamo quelli a nostra disposizione (sempre abbastanza limitati) dovremo ricominciare l’intera sessione di gioco. Questa soluzione, dedicata prettamente agli hardcore gamer, può sembrare frustrante per alcuni giocatori ed è per questo che Ubisoft ha pensato bene di dare la possibilità di poter abbassare il livello di difficoltà in qualsiasi momento dell’avventura.

Sopravvivere
In I Am Alive il gameplay, come potete aver capito sinora, risulta essere ben strutturato e abbastanza profondo. Oltre all’obiettivo finale di trovare i propri cari l’altro fattore che risulta essere fondamentale è la sopravvivenza, ed infatti nulla in questo settore è lasciato al caso. Appena avviamo una nuova partita facciamo subito caso a due barre poste in alto, una di colore rosso ed una bianca. La prima è quella della salute, il cui scopo è facilmente intuibile, mentre la seconda indica la fatica. Ogni sforzo (salti, scalate, corsa, ecc) richiederà un tot di fatica da dover utilizzare, ed una volta finita quella a disposizione iniziano i problemi; avremo infatti una quantità di tempo limitata in cui dovremo premere ripetutamente il tasto R1 per far fare un ultimo sforzo al nostro eroe, che altrimenti mollerà la presa e farà una brutta fine. Inoltre se dovremo ricorrere a quest’ultima chance la barra totale della fatica che avremo a disposizione successivamente diminuirà, ma si potrà riportare allo stato originale usando determinati oggetti curativi trovati qua e la per le strade (molto limitati anche questi e disponibili anche per il ripristino della barra della salute).
Abbiamo citato poco sopra le scalate che sarà possibile effettuare in I Am Alive, molto sceniche ed in pieno stile Uncharted. Saranno anche un ottimo momento in cui possiamo ammirare i paesaggi di sfondo, realizzati con cura e che riescono a dare al giocatore un senso ancor più di desolazione.
Per quanto riguarda il progress il gioco risulta essere abbastanza lineare. Troverete in tutte le strade dei vicoli in cui potrete entrare, ma saranno nella maggior parte dei casi bloccati da qualche ostacolo, anche se spesso e volentieri è proprio in queste zone secondarie che si nascondono oggetti da raccogliere che saranno molto utili in caso di necessità.

Una vista desolante
Graficamente parlando I Am Alive è forse il videogame con la miglior grafica tra i titoli distribuiti in versione digitale. Ogni dettaglio delle ambientazioni è stato studiato a puntino e riesce a trasmettere la sensazione di desolazione e devastazione, caratteristiche di questo titolo. L’intera avventura viene giocata in uno stile grafico del tutto originale, dove un effetto grana accentuatissimo immerge il giocatore in un ambiente polveroso tinto da una palette cromatica con toni tendenti al bianco e nero e al color seppia. Ogni effetto di luce emana all’interno di questa polvere volatile un fascio che lo accentua, fino a farlo diventare quasi accecante quando ci si avvicina troppo.
Ovviamente la bassa disponibilità economica a disposizione per Ubisoft e, soprattutto, lo spazio limitato a disposizione per un Digital Delivery ha influito anche sulla qualità grafica; nonostante infatti l’insieme risulta essere d’impatto, andando ad analizzare più a fondo ogni texture ed ogni modello poligonale ci si accorge che la qualità non è eccelsa ma comunque godibile.
Unico evento spiacevole in cui sono incappato un paio di volte è stato il crash della console (PS3) con successivo ripristino del file system, ma sinceramente non so se è un problema legato al codice review utilizzato per questa recensione o sarà presente anche nella versione definitiva, e se così fosse spero che venga risolto alla svelta con una patch.
Buono il comparto audio, che scandisce una colonna sonora che accompagna alla perfezione ogni avventura del protagonista.

RASSEGNA PANORAMICA
Aspetto Tecnico
8.0
Gameplay
8.5
Trama
8.5
Intrattenimento
8.0
Antonio Loparco
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.
i-am-alive-recensioneI Am Alive è un titolo che ha decisamente centrato le mie aspettative. L'atmosfera survival è resa bene praticamente sotto ogni punto di vista, e a livello di gameplay tutto è studiato a puntino. Anche la trama risulta essere convincente e stimola emozioni come desolazione, solitudine e tensione, com'è giusto che sia in un ambiente come quello che viene proposto. Non spicca di originalità per quanto riguarda gli scontri con gli altri sopravvissuti, che comunque risultano essere sempre carichi di suspance, e soprattutto si riscontra qualche difetto a livello grafico, ma sono cose su cui si possono chiudere entrambi gli occhi considerando anche il prezzo di questo titolo (15€). Quest'ultimo, affiancato dalla buona qualità generale del titolo, è senza dubbio un ulteriore fattore per cui ne consigliamo vivamente l'acquisto a tutti i videogiocatori, soprattutto se muniti di nervi saldi e tanta pazienza!

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