Flashback HD, remake dell’omonimo titolo uscito nel 1992, è finalmente disponibile anche su PlayStation Network. Per scoprire se si tratta di un’operazione nostalgica ben riuscita o altro, non vi resta che leggere la nostra opinione!
Rimembrando il passato…
Un anno dopo la pubblicazione del leggendario Another World, Delphine Software creò quell’altra piccola perla chiamata Flashback. Basato proprio sul fatto che il protagonista doveva ricostruire il proprio passato grazie a dei cubi contenenti la propria memoria, a stupire furono sia il gameplay che lo stile grafico in 2D con animazioni basate sulla tecnica del rotoscoping.
Nell’anno 2142, Conrad B. Hart, agente del Galaxia Bureau of Investigation, si risveglia senza ricordi nella giungla di Titano, una delle lune di Saturno. Dopo una serie di flashback si scopre che il protagonista stava per smascherare una cospirazione per distruggere la Terra, guidata da alieni mutaforma con le sembianze di agenti governativi. Proprio quando era sul punto di fermarli a Conrad venne cancellata la memoria ma fortunatamente aveva registrato i propri ricordi, così da poter riprendere la situazione in mano e tentare di fermare questa imminente tragedia…
Per ovvi motivi in questo remake la trama è stata lasciata identica a quella del titolo originale, con alcuni dialoghi e dettagli in più, mentre le differenze sostanziali sono a livello tecnico e di gameplay, come vi illustreremo tra poco. Prima di lasciarvi alle considerazioni vere e proprie vi diciamo che questo titolo è completabile in circa 5 ore in modalità normale, nel nostro caso trovando parte dei segreti presenti durante l’avventura. Aggiungiamo che nel download è presente anche il titolo originale, seppur senza risoluzione migliorata e purtroppo nemmeno visualizzato a schermo intero.
La salviamo questa Terra?
Il gameplay di base di Flashback rimane simile a quello ammirato nel 1993 su Amiga, con l’aggiunta di alcune meccaniche moderne tipiche di alcuni titoli simili usciti in questa generazione. Lo diciamo fin da subito, a parte qualche novità ben riuscita, non possiamo ritenerci soddisfatti da questo remake, vuoi per imprecisioni sui comandi, vuoi per motivi meramente tecnici.
Il titolo si sviluppa come un action platform in due dimensioni con grafica poligonale, condito dalla possibilità di sparare e dalla presenza di numerosi enigmi ambientali. Si tratta essenzialmente di esplorare l’ambiente di gioco in cerca di oggetti e indizi per proseguire, qui aiutati però da una minimappa a blocchi (per ricordarci la struttura dell’originale) e dal fatto che in ogni momento ci viene ricordato l’obiettivo attuale. Questo potrebbe far storcere il naso ai puristi, sappiate però che tutti questi aiuti possono essere fortunatamente disattivati nelle opzioni di gioco.
Le sezioni shooter godono dell’implemento di un sistema di puntamento libero a 360°, oltre al fatto di poter sparare colpi caricati e all’aggiunta di uno scudo energetico ricaricabile e bombe da lanciare ai numerosi nemici. Sia questa parte del gameplay che quella che prevede i salti soffrono di numerosi difetti riguardanti la precisione dei comandi, rendendo frustrante sia mirare ai droni volanti che appendersi alle sporgenze. Non sono poche le volte in cui viene quasi da tirare il pad per terra, nel nome di tutte le volte che si deve ricaricare il checkpoint per colpa dei controlli non ottimizzati a dovere. Inoltre molte sezioni prevedono troppo backtracking forzato, più il fatto che i livelli aggiunti non risultano particolarmente riusciti. Sicuramente da apprezzare il sistema di potenziamento del personaggio, in linea con titoli simili, il resto è afflitto dai difetti di cui vi abbiamo appena parlato.
La tecnica prima di tutto?
Nel complesso, Flashback gode di un impatto grafico piuttosto piacevole, grazie anche allo stile grafico in 2.5D allestito per l’occasione. Se andiamo ad analizzare il dettaglio i modelli dei personaggi sono però poveri di poligoni e le texture non sono così dettagliate. Ambientazione e level design risultano quantomeno discreti, anche se non al passo coi tempi a livello tecnico.
Di fronte a questa non eccellenza dobbiamo segnalare il fatto che il tutto non viene gestito a dovere. Non mancano purtroppo cali di framerate e fenomeni di tearing a rovinare l’esperienza di gioco, difetti che si vanno ad affiancare ad alcuni bug che ci hanno costretto a riavviare più volte la partita. Discreti ma nulla più anche audio e doppiaggio in italiano, per completare l’analisi a livello tecnico.