EA Sports MMA – Recensione

EA Sports MMA risulta essere un titolo abbastanza convincente, anche se ha alcune caratteristiche ancora da rivedere e migliorare. Essere il primo titolo dedicato alle arti marziali miste targato EA sicuramente è una causa portante di queste imperfezioni, ma la software house mostra a tutti la sua esperienza ormai più che fondata nel realizzare titoli sportivi realizzando un videogame che comunque si colloca in una fascia medio/alta. La modalità carriera riesce ad intrattenere il videogiocatore anche se l'IA non è delle più convincenti e gli incontri risultano essere un pò falsati dalla troppa staticità degli avversari, ma tutto questo è decisamente superato dall'esperienza di gioco online dove ogni cosa è al posto giusto e il divertimento è più che assicurato. Siamo certi che se verrà deciso di sviluppare un secondo capitolo della serie le ammaccature verranno riparate, in quanto questo titolo è un'ottima base di partenza e già ci sono gli spunti necessari per realizzare un seguito degno di nota.

Ricorderete ad inizio anno l’uscita di UFC Undisputed 2010, titolo dedicato alle MMA, arti marziali miste. Questo videogame ha riscosso il giusto successo grazie alla sua qualità tecnica, migliorata rispetto al primo episodio uscito un anno fa, già di buona fattura. Ma ora ad avvicinarsi a questo genere sportivo è EA, con un titolo che tenta di contrastare il diretto rivale di casa THQ. Stiamo parlando di EA Sports MMA, che ha visto l’uscita sul mercato il 22 ottobre 2010 ed ha tutte le carte in regola per essere apprezzato dagli appassionati del genere, sia sportivamente che videoludicamente parlando.

Il mondo dell’MMA
Chi segue l’MMA sa che questa disciplina sportiva è seguita maggiormente in America, mentre nel territorio italiano si tratta di un fenomeno di nicchia. Fatta questa considerazione è facilmente intuibile che per avere successo i titoli videoludici ispirati a questo sport devono avere delle caratteristiche che attirino i videogiocatori, che li catturino. Ma prima di tutto descriviamo brevemente cosa sono le arti marziali miste.
Il regolamento per disputare un incontro di MMA è dettato dalla Pride FC, e prevede poche limitazioni. E’ praticamente quasi tutto possibile: pugni, calci, gomitate, ginocchiate, prese di sottomissione a terra, infierire sugli avversari al tappeto. Insomma, il lottatore una volta entrato sul ring è libero di interpretare il combattimento come più gli piace, e per lo spettatore è davvero uno spettacolo vedere all’interno di un solo combattimento i due lottatori cambiare disciplina nel giro di un attimo per avere la meglio sull’avversario, passando ad esempio dal jujitsu alla lotta greco romana. Infinte, come in tutte le discipline di combattimento, la fine dell’incontro si ha o per K.O. dell’avversario o per la resa di uno dei due contendenti.

Allenarsi è fondamentale
Una caratteristica fondamentale che i videogame di questa disciplina sportiva devono avere è la semplicità d’esecuzione delle mosse, vista la grandissima mole di combinazioni possibili. Il titolo EA sotto questo punto di vista non si discosta molto dal suo rivale. Per iniziare ad effettuare le prime mosse basilari serve una buona sessione di allenamento, che però non risulta essere frustrante; se invece vogliamo imparare combinazioni più impegnative, ed allo stesso tempo forti in combattimento, avremo bisogno di una manualità maggiore, che richiederà più tempo per l’apprendimento. Il sistema di controllo è abbastanza semplice da utilizzare: la levetta analogia sinistra serve per muovere il nostro alter-ego sul ring, mentre quella destra viene utilizzata per effettuare gli attacchi. Facendo dei piccoli colpi nelle varie direzioni scaglieremo sul nostro avversario una raffica di dritti e jeb, mentre facendo dei semi-giri a mezzaluna effettueremo dei potenti ganci e montanti. Combinando questi movimenti con i tasti dorsali del pad avremo la possibilità di effettuare degli attacchi al busto o al volto, oppure di tirare calci frontali o laterali.
Per chi troverà molta difficoltà con questo tipo di comandi c’è la possibilità di cambiare le impostazioni, associando le mosse ai tasti frontali; sinceramente vi sconsiglio vivamente di optare per questa opzione, in quanto il gameplay perde totalmente lo spessore tattico e simulativo che caratterizza questo titolo.

Rimanendo invece con la configurazione standard, ai tasti del pad vengono assegnate le proiezioni e le prese. Avendo il giusto tempismo è possibile infatti agganciare l’avversario ed indebbolirlo con dei colpi ravvicinati. E’ anche possibile effettuare delle proiezioni per stenderlo al tappeto, iniziando così la fase di sottomissione; a questo punto tramite tre tasti frontali potremo sferrare colpi, cambiare posizione o effettuare una leva. Se invece sarete voi i sottomessi dovrete essere molto scaltri nell’eseguire delle contromosse, ed il giusto tempismo viene dato dalla vibrazione del pad che si attiva nel momento in cui dovremo approfittare della situazione per ribaltarla.
Il sistema della sottomissione è ben realizzato e soprattutto facile ed intuitivo da gestire, ma le cose cambiano quando i due lottatori sono in piedi. La staticità dei movimenti si nota abbastanza, soprattutto su colpi come diretti o jeb, che nei combattimenti devono essere veloci ed insidiosi per disturbare e stancare l’avversario ed invece risultano essere troppo lenti. Per quanto riguarda invece i colpi, l’impatto a volte sembra non essere realistico soprattutto quando vengono portati a segno dei calci, mentre le schivate in alcuni frangenti vengono eseguite troppo lentamente.
Per mandare K.O. il nostro avversario dobbiamo tenere d’occhio la barra della stamina ed approfittarne quando questa è bassa, in quanto indica uno status di stanchezza e debolezza. Ovviamente anche noi dovremo stare attenti e gestire al meglio le nostre forze, non esagerando con attacchi continui ma neanche stando troppo sulla difensiva. Inoltre bisognerà essere prudenti e non ricevere troppi colpi sullo stesso punto, in quanto dopo aver subito danni considerevoli in una zona del corpo apparirà un indicatore che vi informa della situazione, e dovrete recuperare per un pò di tempo cercando di non incassare più colpi.
Avete quindi intuito che durante ogni singolo match si deve portare attenzione a molti fattori, e giocarsi nel migliore dei modi ogni momento di debolezza dell’avversario è la chiave per vincere.

Ottieni il successo!
Come in ogni videogame sportivo che si rispetti, anche in EA Sports MMA è presente una modalità carriera, dove si inizia creando il proprio alter-ego. Qui si nota un editor un pò limitativo, soprattutto per quanto riguarda la personalizzazione dell’abbigliamento e delle forme del fisico del lottatore. Finito di scegliere l’aspetto estetico, si passa ora alla cosa più importante, che influiranno sull’esperienza di gioco: la disciplina. Si deve scegliere una specializzazione, ognuna con le sue caratteristiche: Boxe, Jujitsu, Thai Boxe, Wrestler e chi più ne ha più ne metta. Fatta questa scelta siamo pronti per iniziare la nostra avventura. Ad attenderci e ad allenarci è Bas Rutten, campione delle MMA ormai “in pensione”, e ci spingerà sin da subito ad iscriverci ad una lega, da scegliere tra le sei disponibili.
Adesso dobbiamo diventare più forti, è l’ora degli allenamenti. Per potenziare il nostro alter-ego dovremo affrontare prove a cui vengono sottoposti i veri lottatori delle arti marziali miste, come ad esempio vi verrà chiesto di resistere agli assalti dell’avversario per un minuto senza avere la possibilità di pararvi. Una volta portati a termine con successo sarà possibile simularli e skipparli, andando quindi più velocemente tra un incontro e l’altro. Per finire, durante la nostra carriera avremo la possibilità di incontrare altri lottatori che ci insegneranno nuove tecniche da poter aggiungere nel nostro repertorio.
Continuando a parlare di modalità disponibili, molti di voi si staranno sicuramente chiedendo cosa succede se decidiamo di giocare con EA Sports MMA in modalità multiplayer online. Semplicemente ci si imbatte in una delle esperienze di gioco più belle di questo titolo. Il Netcode sviluppato è realizzato in modo eccelso, ed ormai si intuisce che EA ha capito l’importanza di una modalità online più che perfetta all’interno di un videogame. Ci si imbatte senza alcuna lag con i lottatori di tutto il mondo, e dimostrando la nostra abilità potremo rientrare nella selezione per i Live Broadcast; si tratta di match trasmessi nei server di questo titolo che tutti possono vedere da spettatori, e vengono inoltre commentati in tempo reale da veri professionisti dell’MMA o da altri utenti. Insomma, tutto è studiato per divertire al massimo il videogiocatore, ed in questo caso è presente anche un’immedesimazione molto elevata dal punto di vista della fama.

La qualità del lottatore
Tecnicamente parlando EA Sports MMA alza la guardia e si difende molto bene. Le skin dei lottatori, le animazioni, il dettaglio delle arene e di tutto ciò che avviene intorno ad esse sono uno spettacolo da vedere. Se poi parliamo dei replay il dettaglio aumenta ancora di più, andando praticamente a sfiorare il realismo. Purtroppo però l’altro lato della medaglia di questa qualità visiva è rappresentato da caricamenti lunghissimi, a volte frustranti.
Purtroppo l’IA non si comporta molto bene, e lo si nota soprattutto nella modalità Carriera, dove molti avversari risultano essere troppo statici, e giocando bene qualche combinazione di mosse è possibile finire l’incontro in poco tempo, addirittura a volte non arriva oltre la prima fase di sottomissione. Questa pecca predilige ancor di più la modalità online, dove combattere contro personaggi “guidati” da persone in carne ed ossa fa prendere al titolo tutt’altra piega.
Per quanto riguarda l’audio invece possiamo definire ottimo e più che azzeccato il commento in inglese, e la colonna sonora accompagna i nostri progressi con track di buon livello.

GUIDE TROFEI

Antonio Loparco
Antonio Loparcohttps://www.playstationzone.it
Videogiocatore sin da piccolo, ho iniziato ad addentrarmi nel mondo videoludico con Amiga600. Pian piano ho provato varie piattaforme fino all'acquisto della prima PlayStation che è rimasta da sempre la mia console preferita.

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