Quattordici anni fa è stato annunciato il seguito di un titolo che ha fatto la storia dei videogames. Tutti questi anni di attesa, per poi dare a sorpresa verso la fine dell’anno scorso l’annuncio della data di uscita ufficiale. Stiamo parlando ovviamente di Duke Nukem Forever, che ritorna dopo tanto (troppo) tempo sugli scaffali per proporci una nuova avventura del Duca più tamarro ed esilerante mai visto sugli schermi videoludici.
I’m Back Baby!
Ci sono voluti molti anni, e ormai non ci sperava e non ci credeva più nessuno ad un ritorno del mitico Duca. E invece è tornato, con il suo testosterone a mille ed il suo ego smisurato, pronto a proteggere di nuovo la terra dagli alieni. Sono infatti passati molti anni da quando il pianeta è stato salvato da un’invasione di extraterrestri, ed il supereroe indiscusso di questo avvenimento è senza dubbio il Duca, che ormai vive in alloggi lussuosi, è contornato da fantastiche ragazze e tutto questo ha alimentato ancora di più la sua già nota mania di sentirsi pieno di sè.
Il tutto inizia appunto con una scena in cui il nostro carissimo Duca è all’interno dei suoi alloggi, con il telecomando della TV in mano, la piscina davanti a lui e…due gemelle bionde in ginocchio davanti a lui. Viene però interrotto nel bel mezzo della performance da un annuncio che cambia i suoi progetti: è tornato l’impero Cycloid che sta invadendo la città di Las Vegas. Andiamo quindi in giro per le stanze ed i corridoi del casinò Lady Killer, pieno zeppo di trofei, statue, quadri e mezzi busti del Duca, fino ad imbatterci nei famosi poliziotti mutanti con la testa da maiali che affronteremo a mani nude. Andando via via più avanti avremo a disposizione il nostro potente arsenale, composto da pistole calibro 45, fucili a pompa, lanciarizzi e chi più ne ha più ne metta…tutto questo per sterminare ancora una volta i pericolosi alieni.
Tanto piombo!
Duke Nukem Forever ritorna in pista con la più classica delle strutture che si può immaginare in un FPS. Si parte con semplici armi, per fronteggiare nemici dal basso profilo, fino ad arrivare a maneggiare strumenti bellici sempre più massicci per annientare orde di alieni armati fino al collo, e che sfrutteranno sempre più jetpack e teletrasporti costringendo il nostro protagonista a dover utilizzare più gingilli per avere un approccio vincente alla battaglia. Ecco che quindi arriva l’utilizzo delle granate e delle mine, che potranno essere applicate direttamente sui nemici che scapperanno in preda al panico provocando esplosioni nel bel mezzo delle loro fila.
Tra un livello e l’altro saranno poi presenti dei classici boss di fine livello, che potranno essere sconfitti solamente con dei proiettili esplosivi, ed infatti vi accorgerete che state per affrontare una di queste battaglie proprio perchè ne troverete a vagonate nelle parti che vengono affrontate poco prima.
Il gameplay è inoltre vario, ci troveremo infatti ad affrontare delle classiche sezioni fps dove l’unico scopo è sparare ovunque per annientare tutto ciò che ci circonda, fino ad arrivare a parti in cui ci troveremo vittime della tecnologia aliena che ci ha rimpicciolito e dovremo scappare dagli alieni, che sono ovviamente giganteschi, saltellando qua e la. Sempre quando saremo rimpiccioliti prenderemo possesso di una macchina radiocomandata che ci sarà utile per scappare da un palazzo in fiamme.
Ma questa tecnologia gli alieni se la ritroveranno contro, quando Duke prenderà possesso del fucile miniaturizzante, che arricchisce l’arsenale insieme ad un raggio congelante che permette di disintegrare in scaglie di ghiaccio i nemici una volta congelati.
Sono inoltre presenti una serie di minigiochi che non sono obbligatori da affrontare, ma che alzano l’ego del protagonista, che sostituisce la classica barra della salute.
Tamarrare in compagnia
Duke Nukem Forever è farcito da una componente multiplayer che ripropone le classiche modalità che siamo abituati a vedere negli fps sul mercato. Deathmatch, scontri a squadre e cattura la bandiera (con il nome di Cattura la Pupa, dove al posto della bandiera dovremo prender possesso di una minigonna mozzafiato) possono far divertire i videogiocatori per un buon numero di ore. Il tutto è affiancato da un’ampia gamma di achievements, che daranno la possibilità di arredare la suite del Duca ed il suo vestiario.
Vecchia Gen
Tutti questi anni di sviluppo si sentono, soprattutto se andiamo ad analizzare l’aspetto tecnico. Siamo abituati a standard di altissimo livello, ma purtroppo questo Duke Nukem Forever non ci si avvicina nemmeno lontanamente. Le texture sono scarne e poco definite, e i colori decisamente troppo piatti. Per quanto riguarda la fisica anche siamo su livelli davvero basilari, con movimenti macchinosi sia per quanto riguarda il Duca che i suoi nemici. Tutto questo porta certo a pensare al primo capitolo di questa serie e ai bei vecchi tempi passati in sala giochi, ma comunque questo titolo rema controcorrente in un ambito in cui ormai la concorrenza è spietata.
Nonostante questo però l’humor tipico del titolo è stato preso di sana pianta, e l’orma del Duca è stata riprodotta al meglio. Lo vediamo infatti che impreca contro i nemici, che si ubriaca con le lattine di birra ruttando a più non posso e che fa lo sciupafemmine con donnine in perizoma.