Dopo il grosso successo di critica registrato dal titolo Bizzarre Creations, siamo arrivati finalmente ad analizzare la versione completa del gioco potendo così analizzare sia la versione singolo giocatore che il multiplayer del titolo. Sara tutt’oro quello che luccica? Non vi resta che leggere le nostre considerazioni in merito..
Scala le classifiche
Blur è senza dubbio un titolo che si presta di più ad essere giocato in multiplayer ma Bizzarre Creation ha realizzato una modalità single player molto divertente e con una struttura classica nel suo genere.
Nella carriera dovremo infatti affrontare una serie di sfide consecutive, con il fine di sbloccare nuovi veicoli e le successive competizioni. Caratteristica che però rende varie le varie sfide che dovremo affrontare sono diversi obiettivi che ci verranno chiesti. Oltre la classica gara in cui dovremo utilizzare i potenziamenti che troviamo in giro per sbarazzarci degli altri ed arrivare primi, potremo affrontare le gare distruzione dove bisogna buttare fuori strada il magior numero possibile di avversari, o la gara cronometro dove avremo un faccia a faccia con il cronometro.
Intrigante anche la parte che riesce a mantenere alta la competitività durante l’avanzare delle gare effettuate. A fine di ogni gara verremo premiati con delle “luci” in base alla posizione o dei risultati ottenuti, una sorta di premio al merito per il pilota. Ogni gara da inoltre al giocatore la possibilità di sbloccare due premi extra che possono essere acquisiti attraverso il superamento di una ulteriore prova di abilità.
Caratteristica interessante anche la possibilità di “accumulare” fan: ogni azione spettacolare e spericolata ed ogni colpo portato a segno, ricompensano il pilota con un determinato numero di fan. Ogni gara è quindi una vera e propria sfida con se stessi, dando la possibilità al videogiocatore di sbloccare obiettivi più o meno difficili. I Trophie’s Hunter saranno contenti di questo titolo che mette a disposizione molti achievement da sbloccare.
La carriera del nostro pilota lo vede scalare sette categorie, ognuna delle quali caratterizzata da una gara finale contro un “boss”. Per guadagnarci la possibilità di sfidare questo pilota particolarmente dotato si devono portare a termine determinati obiettivi. Le sfide 1v1, anche se difficili, danno però la possibilità di applicare alle proprie vetture nuovi potenziamenti per migliorare alcune caratteristiche.
Oltre a tutto questo la modalità carriera è sicuramente un ottimo allenamento per chi vuole poi affrontare l’esperienza multiplayer, punto di forza di questo titolo.
Scuola di guida
Veniamo ora al gameplay di Blur. Un punto focale sulla grande varietà che si ha nella modalità carriera è dato dal vasto parco auto che ci viene messo a disposizione. Le vetture che potremo utilizzare sono delle bizzarre versione di auto realmente esistenti e sono caratterizzate da statistiche di base come velocità, accelerazione, resistenza e aderenza. Non sempre scegliendo la vettura più veloce si vince, anzi la scelta del giocatore deve essere ben bilanciata in base al tipo di gara che si trova ad affrontare.
Chiave principale di ogni tracciato sono i power-up, ognuno caratterizzato da un colore differente. L’utilizzo di questi in un momento piuttosto che un altro, può determinare le sorti del podio. Oltre a questa dose di strategia inserita in questo titolo, bisognerà fare molta attenzione anche a mantenere sempre la concentrazione: curve prese male, sbandate e testa-coda possono essere solo alcune delle possibilità che ci posson far perdere la gara. Sarà quindi necessario studiarsi bene i circuiti per scoprirne ogni bivio ed ogni scorciatoia per facilitare il tutto.
Una piccola critica va fatta sulla facilità di guida. Mentre si è alla guida a volte sembra di essere “guidati” dalla cpu: derapate facili da realizzare e la reazione delle auto ai comandi sembrano quasi essere prestabiliti; un pò più di difficoltà non avrebbe guastato. Inoltre, quando ci troveremo contro mano o fuori strada verremo catapultati di colpo al centro della pista. Tutto questo può risultare ottimo soprattutto per non perdere la freneticità caratterizzante di Blur, se non fosse che a volte vengono calcolate come contro mano alcune derapate estreme in cui ci si ritrova per molto tempo perpendicolari alla strada.
Tu…contro il mondo!
Ed eccoci ora al punto di forza di Blur. Avete presente la struttura di Call of Duty: Modern Warfare 2? Bene. Prendete l’AK47 e sostituitelo con un volante, prendete il mirino ACOG e sostituitelo con un power-up…ed eccoci nel mondo multiplayer di Blur! Si inizia da zero e si va avanti salendo di livello in livello. Man mano che si va avanti si bloccano nuove opzioni per le gare e nuovi potenziamenti, che rappresentano la parte più particolare. Si distingono in varie categorie: quelli di supporto, come ad esempio la possibilità di recuperare l’energia della nostra vettura rubando quella degli altri, oppure quelli elusivi che ci permettono di schivare con magior facilità gli attacchi avversari.
Tutta questa varietà rende unica ogni gara, soprattutto considerando che la modalità multiplayer può ospitare gare fino a 20 giocatori.
La grande varietà di tipologia delle gare da un tocco ancora più vario al multiplayer. Dalla possibilità di effettuare semplici gare “singole” fino al Tour Mondiale, al quale si accede solamente se si è ad un livello molto elevato.
Anche in offline è possibile avere un’esperienza di gioco multiplayer, grazie alla modalità split-screen fino a 4 giocatori.
“Tecnica” di guida
Anche se ormai siamo abituati a determinati standard per quanto riguarda il comparto tecnico, Blur riesco a dare sfoggio di se nonostante non si piazzi nell’eccellenza. A far nettamente da padrone sono i modelli delle vetture, realizzati su modelli di vetture reali, e gli “effetti speciali” dati dai power-up.
I tracciati però sono stati realizzati con minore attenzione. Texture meno definite di quelle metallizzate delle auto, elementi di contorno basilari e sfondi a volte molto confusionari fanno perdere un pò della scenicità di questo titolo.
Ovviamente molte cose non si notano neanche quando si da gas alla vettura, con un ottimo effetto velocità che da alle gare il giusto senso adrenalinico.
Per quanto riguarda l’audio anche qui si parla di “effetti speciali” legati ai power-up, dove l’acustica delle esplosioni enfatizza ancora di più l’atto in se del far saltare in aria qualche avversario. Di buon accompagnamento la sound-track, che non da mai spunti artistici molto elevati ma è sicuramente azzeccata per questo genere di videogame.