Piattaforma: Genere: PlayStation Move: Compatibilità 3D: Sviluppato: Distribuito: Pubblicato: Data Rilascio: PEGI: Giocatori: Versione: Sito Ufficiale: |
PS3, Xbox 360 Action No No SEGA Halifax SEGA 24 febbraio 2012 18+ 1-10 PAL n/d |
Il 2012 parte in quinta con una serie di nuovi giochi che stravolgono sempre più il mondo dei players. Uno di questi è Binary Domain, sviluppato dal team di ToshihiroNagoshi, creatore di capolavori come Yakuza e Monkey Ball.
Un futuro dominato dai robot
Ci troviamo nel 2080, in un mondo dove umani e robot convivono pacificamente e dove il Giappone è il leader mondiale nell’industria tecnologica robotica. La storia inizia a prendere una diversa piega nel momento in cui una società sconosciuta immette sul mercato un nuovissimo androide dotato di sentimenti, con fattezze anatomiche perfettamente umane. La creazione di un simile prodotto era vietata, per cui gli Stati Uniti intervengono mandando una task force di specialisti nella Terra del Sol Levante per cercare di far luce sulla strana vicenda.
La missione non sarà semplice, dal momento che lo stesso Giappone tenterà di ostacolare l’infiltrazione americana, vivendola come una vera e propria invasione territoriale.
Il giocatore vestirà i panni del capitano Dan in terza persona, e all’inizio di ogni missione potrà scegliere altri due compagni da portare, tra una schiera di dieci uomini. Ogni personaggio sarà dotato di abilità particolari e di armi differenti rispetto agli altri, in modo da agevolare qualsiasi missione in base alle circostanze e all’obiettivo da portare a termine.
Nemici indistruttibili
Binary Domain si presenta come un classico TPS, simile a Gears of War, con tanti nemici da affrontare in contemporanea e con energia autorigenerante. Fin qui il gioco sembra non avere nulla di particolarmente interessante rispetto ai vecchi titoli. La novità sta nell’instancabilità dei robot nemici, che permette all’adrenalina intrinseca dentro di noi di aumentare sempre più facendoci ardentemente desiderare di ridurre i nemici in mille pezzi. Il punto focale è la complessità delle hitbox degli androidi nemici, studiate per reagire in maniera diversa ad ogni colpo subito. Il giocatore verrà posto nella situazione di creare strategie sempre diverse e si renderà conto che utilizzare la stessa mossa più di una volta non servirà a niente. I robot non moriranno con un semplice colpo alla testa, poiché anche dopo esser stati decapitati continueranno a sparare all’impazzata. Se si colpisce il braccio armato, subito raccoglieranno l’arma con quello sano, se si colpirà la parte inferiore del corpo, essi verranno verso di noi per cercare di afferrarci e stringerci in una morsa mortale. Dunque gli avversari da battere non saranno prede facili, ma dei veri e propri Terminator. Alla fine di ogni missione, come “ciliegina sulla torta” ci sarà un boss ad aspettarci, e l’obiettivo del giocatore, sarà quello di far esplodere, con dei lanciarazzi, le giunture del robot e riuscire a farlo collassare su sé stesso. Sembra molto semplice, con le parole, ma in realtà si mostra come una dura sfida. Per abbattere ogni boss esiste una determinata strategia, a seconda dei punti deboli, che diminuiscono man mano che si avanza con le missioni.
Il fondamentale gioco di squadra
Binary Domain è dotato di un particolare sistema consequenziale, attivo durante tutto il gioco, il quale si basa sulle azioni, le scelte e le emozioni del giocatore . Esso è un sistema interattivo mediante il quale si può interagire in prima persona con la propria squadra, sviluppando un rapporto di fiducia basato sull’aiuto reciproco. Se inizialmente ci si mostra disponibili a curare anche gli alleati, essi non esiteranno un attimo nel momento in cui ci troveremo in difficoltà, soccorrendo il nostro personaggio e intervenendo con un kit medico. Ogni membro del team ha una sua personalità e reagisce di conseguenza alle nostre azioni. Non esiste “giusto o sbagliato”, ma siamo noi a plasmare la storia e a deciderne le sorti. Le nostre scelte saranno di notevole rilevanza per gli altri membri della squadra. Se si è raggiunto un livello basso di fiducia, vuol dire che si è quasi completamente ignorato le richieste dei compagni. Agendo in questo modo si creerà uno stile di gioco solitario in cui non si potrà far affidamento sui propri alleati, poiché non si riveleranno disponibili, né offriranno il loro aiuto in caso di necessità. Per raggiungere un alto livello di fiducia, bisogna puntare sulle richieste dei propri compagni, sulle loro preferenze e specialità, bisogna creare delle tattiche fattibili che possano essere accettate ed eseguite da tutti. In tal modo viene esaltato il detto “l’unione fa la forza” e di conseguenza la giocabilità diventa molto più semplice. Membri diversi della squadra vedranno cose differenti, a seconda del livello di fiducia, suggeriranno tattiche migliori o peggiori per eliminare il nemico. La nostra esperienza cambierà in base alle persone che porteremo con noi nelle campagne, come lavoreremo e come ci comporteremo. Se si dispone di un microfono è possibile utilizzare anche alcuni comandi vocali, interagendo in prima persona con il personaggio e dando ordini alla squadra.
Il coinvolgimento emotivo
Graficamente e sonoramente Binary Domainnon ha sicuramente deluso le nostre aspettative, il quale si presenta come un titolo dotato di un forte impatto visivo.I caricamenti sono velocissimi, quasi impercettibili, le sequenze cinematografiche si presentano molto realistiche e coinvolgenti e permettono al giocatore di immergersi in un mondo virtuale originalmente caratterizzato da scenari ben costruiti e animazioni perfette che rendono il tutto estremamente curato. Effetti visivi spettacolari sono caratterizzati anche dalla devastazione di alcune armi e dalla veridicità degli oggetti. Il protagonista è realizzato molto dettagliatamente nel volto e nei movimenti accuratamente delineati e realistici, che riscontriamo anche nei personaggi secondari e nei nemici finali. Fanno eccezione solo alcuni personaggi che si presentano con volti quasi anonimi, e che gli sviluppatori hanno inserito in secondo piano in ambientazioni di minor rilevanza. In modo impeccabile si presentano anche gli effetti sonori. Il player viene accompagnato da sottofondi musicali,dal momento in cui compare il video iniziare fino alla fine del gioco, che permettono di immergersi sempre più nel mondo di binary domain e di provare emozioni sempre diverse. I suoni contribuiscono in maniera sempre differente sulla nostra emotività, creando un’alternanza di momenti in cui la musica diventa più incalzante, quindi facendo incredibilmente aumentare il nostro battito cardiaco, e di momenti in cui la musica diventa più pacata, facendoci rilassare dalla tensione.
Come in ogni gioco esistono dei pro e dei contro. A favore di questo “sparatutto” sono il design per quanto riguarda i luoghi, i quali sono molto originali e variano da periferie nell’entroterra di Tokio alle torri d’avorio, dove la tecnologia supera ogni confine. I soldati acquistano una propria valenza, nelle caratteristiche strategiche di ognuno a partire da ninja, guardie rosse, blu o corazzate. Le animazioni dettagliate consentono agli attacchi di esaltare l’ambientazione con numerosi colpi di scena.
L’unico punto in cui cade la qualità è la scarsità di elementi non molto dettagliati negli ambienti, i quali in alcune situazioni risultano un po’spogli.
Personalmente attribuirei a questo gioco una “A”, consigliatissimo per tutti gli appassionati del genere, che amano assaporare il gusto dell’adrenalina e della suspense. La trama è ben articolata poiché riesce a mantenere vivo l’interesse del giocatore durante tutta la campagna.
VOTO 8,0