Abbiamo avuto il piacere di provare Valkyria Revolution, nuovo spin-off della saga di Valkyria sviluppato da Media Vision, uscito originalmente in Giappone durante il primo periodo di quest’anno ed è arrivato solo recentemente in tutto il mondo su sistemi PlayStation 4 e PlayStation Vita.
La trama del titolo non si colloca nella stessa timeline dei precedenti capitoli della serie; Valkyria Revolution, infatti, costituisce un nuovo capitolo con una sua reinterpretazione dell’Europa, mantenendo però lo stesso stile fantasy-steampunk.
Curiosi di sapere come Media Vision ha portato in tutto il mondo il suo titolo? Mettetevi comodi e gustatevi insieme a noi la nostra nuova recensione!.
La trama del titolo viene presentata come un racconto del passato. Un giovane studente di storia del regno di Jutland, insieme alla sua insegnate, decide di studiare la verità sulla guerra tra il suo paese e l’impero di Ruz, in particolare dei “Cinque Traditori” che riuscirono a liberare il regno dall’occupazione imperiale.
Il vero racconto comincia quando il mondo scopre la Ragnite, un materiale con un grande potere magico che portò l’Europa in una nuova epoca industriale ma che, molto presto, divenne un pretesto per scatenare una vera e propria guerra.
Ecco che qui interverranno i nostri Cinque Traditori che riusciranno a liberare il regno dall’ occupazione imperiale, comandati dal coraggioso Amleth.
Una nota molto positiva, a differenza dei precedenti capitoli, riguarda i temi trattati da Revolution, più maturi e molto cupi con protagonisti principali la vendetta, la giustizia e il valore della vita. Dall’altro lato troviamo però delle cutscene davvero troppo lunghe e decisamente troppo lente, che rallentano abbastanza la godibilità della narrazione.
Recensione di Valkyria Revolution testato su PlayStation Vita!
Il gameplay si presenta con la classica struttura di un gioco di strategia in tempo reale, mettendoci fin da subito al controllo di un party composto principalmente da quattro personaggi. Una volta scelto l’eroe da comandare, la gestione del resto del gruppo può essere affidata ad una discutibile intelligenza artificiale, oppure abbiamo la possibilità di impartire degli ordini precisi come, ad esempio, quello di rimanere in difesa oppure di gettarsi a capofitto contro il nemico. Da quanto abbiamo potuto constatare dalle nostre sessioni di gioco, in Valkyria Revolution è consigliabile, prima di iniziare una missione, studiare una strategia che possa portare ad una vittoria semplice ed istantanea.
Abbiamo trovato molto interessante l’introduzione di vari stati d’animo casuali dei nemici che la maggior parte delle volte porteranno ad una vittoria facile, come ad esempio la reazione dei membri di un gruppo all’uccisione del loro generale che li porta ad essere più vulnerabili in battaglia.
Nota molto negativa, ma ormai molto nota in qualsiasi videogioco, è la scarsa intelligenza artificiale dei nemici: in quasi tutte le missioni se ne staranno fermi in attesa che qualcuno del party inizi ad attaccare.
Valkyria Revolution approda sui sistemi PlayStation 4 e PlayStation Vita con una risoluzione in 1080p e 30fps. Le texture sulla versione portatile da noi testata si presentano ben realizzate fatte ma con una scarsa attenzione nei dettagli.
Un ottimo lavoro invece lo fanno, come capito in quasi tutti i titoli provenienti dal Giappone, l’ottimo doppiaggio e le sue tracce audio, davvero evocative e ben realizzate.