Un classico delle console portatili è stato riproposto da Ubisoft per PlayStation Vita al day-one. Lumines: Electronic Symphony, ennesimo capitolo del titolo già conosciuto dalla buona maggior parte dei videogiocatori e che ha avuto anche dalla critica una serie di ottime valutazioni, ha fatto la sua apparizione su console nel 2005 come titolo di lancio per PSP. Si tratta di un puzzle game che mischia la giocabilità videoludica alla musica, e grazie ad un gamplay semplice riesce letteralmente ad incantare ed intrattenere il giocatore per molto tempo senza mai stancare. Sarà stato raggiunto lo stesso obiettivo con questa versione per la nuova console Sony?
Welcome Back
Prima di tutto vogliamo spiegare brevemente in cosa consiste Lumines, per i videogiocatori che non conoscono questo titolo. Avremo la possibilità di manovrare un quadrato all’interno di una griglia, anch’esso suddiviso in quattro piccoli quadrati contraddistinti da un massimo di due colori, ed il nostro scopo sarà quello di posizionarli nella parte inferiore avvicinandone un minimo di quattro dello stesso colore per farli scomparire. “E’ Tetris!”, potreste dire voi, e non avreste tutti i torti in quanto la meccanica sostanziale è praticamente quella, se non fosse che i quadrati non vengono cancellati istantaneamente, ma bisogna attendere il passaggio di una linea verticale (metronomo) che attraversa l’intera schermata; grazie a questa attesa è possibile così mettere vicino più quadrati, effettuando così combo-eliminazioni da manuale.
Come poi vi abbiamo detto nelle prime righe Lumines vanta anche una particolare affinità con l’ambito musicale, ed infatti l’interattività del titolo influisce anche sulla melodia che stiamo ascoltando. Ogni livello, oltre a cambiare per colore dei quadrati e sfondo, è caratterizzato da una musica di sottofondo differente, che varia a seconda delle nostre azioni, come rotazioni dei quadrati, movimenti, eliminazioni, combo e via dicendo. Il risultato finale è sorprendente, sembra quasi di essere un DJ in pieno mix e grazie a questo Lumines riesce a coinvolgere e a divertire il giocatore ogni istante.
Le modalità proposte in questa versione PS Vita sono quella “Viaggio”, che rappresenta la campagna principale dove abbiamo possibilità di affrontare i livelli uno dopo l’altro, ovviamente sempre più complessi. Oltre a questa troviamo anche altre modalità a tempo affiancante da quella Maestro, dove i più esperti del titolo possono provare a completare cinque diversi livelli sbloccabili caratterizzati da una difficoltà estrema a causa dell’alta velocità con cui bisogna svolgere ogni azione.
Non è però presente una modalità multiplayer online, bensì è possibile cimentarsi solo in sfide in locale con altri amici dove c’è la possibilità di utilizzare alcune abilità particolari degli avatar per sconfiggere l’avversario.
Oltre a questo è stato istituito un sistema a punteggio, dove ad ogni risultato ottenuto a fine livello vengono attribuiti un tot di punti esperienza utili per sbloccare nuove skin e nuovi avatar con relative abilità, da utilizzare nella modalità Playlist dove è possibile selezionare a proprio piacere la skin da giocare e condividere la propria (appunto) playlist con l’applicazione Near di PS Vita.
La struttura come vi abbiamo detto è quindi ben consolidata, anche se i successivi titoli che sono stati rilasciati dopo quello del 2005 non sono riusciti a mantenere lo stesso fascino a causa di contenuti e melodie che non riuscivano ad eguagliare l’originalità del primo capitolo. Ma questa versione per PlayStation Vita ha decisamente rialzato il prestigio del brand, riuscendo a riportare agli albori la qualità di questo titolo.
Effetto psichedelico su PS Vita
La versione per PlayStation Vita di Lumines è caratterizzata dalla struttura classica che vi abbiamo descritto poco sopra, ma aggiunge un paio di novità molto gradite arricchendo ancor di più il gameplay. La prima è la possibilità di poter attivare un’abilità speciale, la cui disponibilità è legata solamente al trascorrere di un tot di tempo di gioco, ed avrà un effetto diverso in base all’avatar che si sta utilizzando; sarà possibile infatti rallentare tutto ciò che è a schermo per ponderare al meglio le nostre azioni e riuscire ad eliminare un maggior numero di quadrati, o anche cambiare colore a tutti i blocchi che abbiamo in coda e che stiamo per far scendere nella griglia. Per far si che questa abilità venga ricaricata più rapidamente sarà possibile inoltre effettuare dei tap sul touch-pad posteriore della console, ed anch’esso andrà ad influire sulla musica che stiamo ascoltando.
La seconda novità riguarda invece i blocchi Chain e Caos, dove il primo fa sparire i blocchi del suo colore circostanti anche se non sono in combinazioni da quattro, mentre il secondo cambia random il colore dei quadrati che ha intorno variando totalmente la situazione, a volte in modo molto vantaggioso ma si può trattare di un’arma a doppio taglio.
Come si può intuire queste new entry rendono il gameplay ancora più tattico e ragionato, e riescono ad integrarsi alla perferzione al classico sistema di gioco di questa serie ottenendo come risultato finale un nuovo mix di perfezione.
Tra OLED e musica elettronica
Graficamente parlando già dai suoi primi capitoli questo titolo si è dimostrato una gioia per gli occhi. Anche Lumines: Electronic Symphony non è da meno, e complice il fantastico schermo OLED di PlayStation Vita tutte le quarantatre skin dipsonibili fanno sfoggio di colori accesi e vivi, aumentando ancor di più l’effetto psichedelico del titolo. Gli effetti grafici associati ad ognuna skin sono anch’essi realizzati in modo ottimo, e si adattano alla perfezione con gli scenari animati e dalla alta variabilità.
Ma la parte che esalta ancor di più l’aspetto tecnico del titolo è la colonna sonora, guarnita da brani prettamente di musica elettronica composti da alcuni dei più celebri artisti tra cui i Chemical Brothers, gli Aphex Twin, Benny Benassi e tanti altri. E’ sorprendente come il team di sviluppo sia riuscito ad integrare alla perfezione l’audio con il gameplay, e questo lo si apprezza ancor di più giocando con le cuffiette, caratteristica che rende questo titolo particolarmente adatto per le console portatili.