A distanza ormai di più di quarant’anni dalla serie originale, arriva nelle nostre case il sequel alternativo di una delle serie a cartoni animati che ha accompagnato l’infanzia di qualcuno di coloro che si portano qualche annetto in più sulle spalle. Parliamo chiaramente di Shin Jeeg, il nuovo robottone che ha preso il posto del leggendario Jeeg Robot d’Acciaio, nella difesa dell’umanità contro le armate dell’impero Yamatai.
Una mossa forse azzardata se si vuole raggiungere il target degli spettatori originali della prima serie, ormai ultra-quarantenni, che onestamente potrebbero non apprezzare le novità introdotte per adeguare il plot ormai desueto, atte principalmente ad “aggiornare” la serie e per fare breccia quindi nei cuori delle nuove generazioni.
Visto con gli occhi di chi con il primo Jeeg ci è cresciuto ed ha sempre desiderato poter prendere il posto di Hiroshi Shiba, c’è da dire che fin dalla prima puntata ci sono un po’ di cose che non tornano proprio alla perfezione, prima fra tutte, quella legata al professor Shiba. Il padre del già citato Hiroshi infatti, che nella serie originale passa ben presto a miglior vita lasciando nelle mani del figlio il destino della Terra, è qui vivo e vegeto, invecchiato di molti anni, ed ignaro di cosa sia stato del resto della propria famiglia. Questa, come tutte le altre differenze che verranno fuori nel corso della storia, sono appunto le divergenze che fanno di Shin Jeeg un sequel alternativo, ovvero una secondo serie leggermente distopica rispetto alla trama originale che ha solcato i nostri televisori fin dagli anni settanta.
Protagonista della storia è Kenji Kusanagi, adolescente la cui unica preoccupazione è quella di riuscire a superare il suo compagno di classe Kyo Misumi, che come lui è un pilota nel campionato di motociclismo. E’ palese che i tempi sono cambiati, ed infatti ci troviamo ben 50 anni dopo gli avvenimenti della prima serie, per lungo tempo non si sono avute notizie o segnalazioni di nuovi attacchi da parte dei mostri Hamiwa, ma la base antiatomica è sempre rimasta pronta al pericolo, tanto che in questo tempo di pace, ha provveduto a costruire un nuovo Jeeg, che grazie al suo nuovo pilota (Kenji appunto), avrebbe costituito la migliore linea di difesa della razza umana.
Nel corso della storia, nonostante sia passato mezzo secolo dagli ultimi avvenimenti, non mancano gli interventi di alcuni vecchi personaggi, ma il gradevole senso di nostalgia che essi provvedono a soddisfare, viene brutalmente devastato da scelte narrative decisamente opinabili, che fanno sfociare il tutto in una serie che, come alcuni grandi classici, prova a dare una morale importante alla propria trama ma fallisce miseramente provandoci.
Meglio forse la realizzazione tecnica, costituita chiaramente da un misto tra il normale cartone animato e la più tecnologica tecnica della cgi, che insieme riescono a creare un prodotto ibrido e possiamo dire anche particolarmente riuscito. Certo, anche in questo frangente ogni tanto si va incontro ad un piccolo calo della qualità oggettiva, ma nulla di che se paragonato ai drastici e repentini cali a cui abbiamo assistito in serie recenti e nettamente più blasonate.
Al di là dei sentimenti che questa nuova produzione può far nascere in vecchi e nuovi fans, è oggettivamente fuori di dubbio che il lato “contenutistico” di questa nuova produzione home video è piuttosto ricco ed interessante. Partiamo infatti da un packaging box set, che si presenta con una splendida cover sleeve in cartone, su cui troviamo da un lato il nuovo Jeeg Robot in tutta la sua potenza, e dall’altro sinossi ed info varie relative alla produzione. Con tutte le informazioni standard sulla cover sleeve, la copertina vera e propria si può permettere di occupare entrambi i lati della custodia amaray, e si prende anche il lusso di essere persino double face, consentendo agli acquirenti di poter esporre quale si preferisce tra i due temi presenti. La custodia contiene abilmente i due blu-ray che compongono il box set, e racchiude al suo interno anche lo splendido booklet che accompagna la serie. Non aspettatevi però il solito opuscoletto di quattro pagine e con due immagini in croce, perché quello contenuto in questa splendida edizione consta di ben 60 pagine, ed oltre a contenere i riassunti delle varie puntate di cui è composta la serie anime, illustra con una miriade di foto ed immagini tutti i personaggi, i mostri e le componenti di Jeeg.
Anche sul fronte dei contenuti extra non ci si può lamentare più di tanto. Suddivisi sui due dischi che compongono il box set, si potrà infatti dare uno sguardo ad una nutritissima gallery, a varie versioni di Opening ed Ending, ed a due piccoli filmati dedicati all’affascinante mondo del doppiaggio, che in particolare punteranno i riflettori sui due doppiatori dei protagonisti della serie, Massimo Triggiani e Loretta Di Pisa, le voci rispettivamente di Kenji e di Tsubaki.
Genere: Serie Anime
Produttore: Koch Media / Yamato Video
Età consigliata: visione in presenteza di un adulto
Formato: BluRay-Disc
Durata: 325 minuti
Titolo Originale: Kōtetsushin Jīg
Regia: Jun Kawagoe
Formato: 1.78:1, 16:9 Anamorfico 1080i HD, 59.94fps
Lingue E Audio: Italiano PCM 2.0 Versione integrale – Giapponese PCM 2.0
Sottotitoli: Italiano
Tipo disco: 2 BD 50 dual layer
Contenuti speciali: Opening originale, Ending originale, Opening textless, Ending textless, Opening originale con traduzione italiana, Ending originale con traduzione italiana, Gallery: The art of Kotetsu Shin Jeeg – Parte 1, Gallery: The art of Kotetsu Shin Jeeg – Parte 2, Doppiatori, Man-ga, Yamato Store On-Line, Yamato Shop, Un saluto dal doppiatore di Kenji: Massimo Triggiani, Sneak Peek sul doppiaggio: Loretta Di Pisa è Tsubaki.
Conclusioni…
Indubbiamente, Jeeg Robot è una serie che è rimasta nel cuore di chi da bambino ha avuto la fortuna di vivere durante gli anni d’oro della diffusione dell’animazione giapponese in Italia, che per quel che riguarda noi maschietti era principalmente composta dai capolavori storici di Go Nagai. I suoi robottoni sono stati il simbolo della nostra infanzia, e ci hanno fatto vivere infinite avventure nei pomeriggi passati davanti alla tv, sognando un giorno di poter incontrare uno scienziato che ci mettesse alla guida di una di queste enormi macchine.
Da un lato è bellissimo vedere che questi vecchi eroi non sono stati dimenticati, e che c’è ancora qualcuno che cerca di riportarli in auge, ma c’è anche un problema, perché non basta solo una nostalgica passione per poter raggiungere lo stesso successo raggiunto a quei tempi dalle serie originali, e riuscire a svecchiare ed adeguare alle esigenze del giovane pubblico odierno le vecchie produzioni non è sicuramente un lavoro facilissimo. Ne sono esempi lampanti anche i remake/reboot di telefilm cult come A-Team e Starsky e Hutch, o come Le Tartarughe Ninja, I Power Rangers e via di seguito, che in proporzione sono purtroppo molto lontani dai numeri fatti in passato.
In ogni caso, Shin Jeeg si mostra essere un piccolo crescendo di azione e dramma, che riesce ad appassionare via via sempre di più i suoi spettatori alla trama ed agli avvenimenti che intrecciano il cammino dei vari personaggi. Ci permettiamo di consigliarlo a chi è un divoratore di anime (intese come serie a cartoni animati giapponesi, e non come parti spirituali degli esseri viventi), ma “allertiamo” i fans del Jeeg originale di prepararsi alla visione mantenendo una mente aperta ed un occhio non eccessivamente critico.
Pubblicato da Yamato Video su Mercoledì 15 marzo 2017