Durante l’E3 2018, sul palco della conferenza Microsoft, BANDAI NAMCO e Spike Chunsoft hanno presentato ufficialmente Jump Force, un nuovo picchiaduro crossover che riunisce tutte le opere manga ed anime della Shonen Jump, rivista di maggiore spicco nel settore giapponese.
Ciò che si para davanti all’utenza è un titolo che riunisce sotto lo stesso tetto opere come Dragon Ball, Naruto, One Piece, Bleach e chi più ne ha più ne metta, proponendo un roster fanservice per ogni amante dell’animazione giapponese. Abbiamo provato il titolo nella Closed Beta, disponibile dal 12 al 14 ottobre su PlayStation 4 e Xbox One, che è stata suddivisa in varie sessioni da 2 ore con degli orari non molto favorevoli per il nostro territorio italiano, dato che il tutto è stato gestito tenendo conto del fuso orario giapponese. In ogni caso siamo pronti per darvi le nostre prime impresisoni su questa nuova IP, quindi mettetevi comodi e godetevi il nostro provato.

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Jump Force: tra dubbi e certezze

Tanti sono i giocatori che attendono con trepidazione il nuovo picchiaduro di BANDAI NAMCO, ed infatti in occasione del cinquantesimo anniversario della Shonen Jump la compagnia giapponese, in collaborazione con Spike Chunsoft (già autrice del precedente J-Stars Victory Vs+), sta proponendo quello che in primo luogo potremmo definire il picchiaduro crossover definitivo; purtrppo però se lo andiamo ad osservare con la lente di ingrandimento si presentano molti dubbi oltre alle certezze che il titolo para davanti agli occhi di chi lo sta giocando.
Jump Force offre un combat system che richiama fortemente Dragon Ball Xenoverse 2, ma che trova una propria identità di personaggio in personaggio. Nonostante questa diversificazione, questo elemento al momento si presenta come l’anello più debole dell’intera produzione: il combat system si mostra molto – se non troppo – semplificato, rimane bloccato alla pressione ripetuta di un tasto con tanto di cambio di direzione con la levetta destra; ad aggiungere un po’ di pepe ci pensano le abilità di ogni singolo personaggio, attivabili tramite la combinazione del tasto R2 + X, quadrato, cerchio e triangolo, dando vita a un attacco potente e piuttosto scenico. A tal proposito, vi sono anche alcune mosse supreme (attivabili con R2+X quando si ha “l’aura” al massimo) che scatenano tutta la potenza del combattente in una combo. All’ecosistema del combat system si aggiungono le trasformazioni o risvegli, attivabili con la pressione della levetta destra (R3 nel caso di PlayStation 4); l’attivazione, però, varia a seconda del personaggio: nel caso di Naruto Uzumaki, il risveglio si attiva una volta eseguita la mossa suprema, nel caso di Goku, invece, dobbiamo riempire l’apposita la barra e premere il tasto R3. I Risvegli, oltre che aumentare di poco la potenza di un combattente, in alcuni casi influenzano anche le mosse di quest’ultimo, ed infatti sempre nel caso di Goku troviamo la Combo dei meteoriti al posto del Kaiohken, se si trova nella forma Super Saiyan.
I combattimenti avvengono tra due squadre di 3 combattenti, tutti governati da un solo giocatore
. Quest’ultimo in qualsiasi momento della battaglia può cambiare il personaggio in uso, anche se la barra della vita è unica per tutti e tre i combattenti.

In questa closed beta, purtropp,o è stato possibile provare solo la “battaglia”, ma sia contro la CPU che contro altri giocatori online, ma nonostante questo è possibile dare uno sguardo a quello che dobbiamo aspettarci nella release finale. Si nota già dall’hub di gioco che, oltre alle battaglie, saranno presenti altre modalità come eventi e missioni, ed inoltre vi sarà anche la presenza dei clan e dei negozi dove potremo acquistare vari oggetti per personalizzare il nostro avatar, utilizzabile anche nelle battaglie.
Ad incuriosirci è stata la presenza di alcuni personaggi del roster nell’hub di gioco, non è poi così sbagliato pensare che svolgeranno il ruolo di maestri da cui potremo imparare le varie mosse. All’interno del titolo vi troveremo quattro campi di battaglia disponibili, ognuno dei quali si dividerà in due arene prive di elementi distruttibili; tutte sono caratterizzate da un forte stile realistico grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine 4 e questo è tangibile anche sui modelli dei combattenti che sono stati realizzati con un’ottima cura del dettaglio. Purtroppo la stessa qualità non la si riscontra anche con le animazioni facciali, che ne risentono fortemente di questa scelta stilistica.
Il frame-rate di questa closed beta è molto instabile, ed infatti vi saranno situazioni di lag continuo nell’hub di gioco con cali molto evidenti e, come spesso accade in questo genere, il titolo di per sé non è al momento molto bilanciato.

Dopo questo provato ci sono rimasti molti dubbi che aleggiano sul combat system, che si presenta poco variegato nonostante l’intuitività che lo caratterizza.
Ci aspettiamo notevoli miglioramenti per quanto riguarda il comparto tecnico. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dal livello di dettaglio con cui sono stati creati i modelli dei vari combattenti disponibili al momento nel roster, così come le arene che sono state realizzate con attenzione nell’unire il mondo reale con quello degli anime e manga.
Speriamo di mettere ancora le mani su Jump Force in una prossima beta per poter apprezzare con mano gli step migliorativi che vengono apportati; se questo non dovesse accadere, vi diamo appuntamento direttamente alla release ufficiale, che ricordiamo avverrà su PlayStation 4, Xbox One e PC nel 2019.

Matteo Murri
Appassionato di videogiochi e anime sin da tenera età, il suo primo videogioco fu Super Mario 64 per Nintendo 64, col tempo si affezionò alle console di Sony partendo appunto dalla prima Playstation. Oggi è un cacciatore di trofei su Playstation 4, predilige gli sparatutto, i titoli di corse e i picchiaduro, ma gioca veramente di tutto!

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