Spesso sentiamo parlare di periferiche per gaming che riescono a migliorare il rendimento dei giocatori, tanto da diventare dei dispositivi utilizzati anche nei più importanti tornei videoludici del mondo. Tra i vari generi in cui questa caratteristica è molto importante ci sono i picchiaduro e i videogiocatori che lo prediligono sono spesso molto attenti nella scelta di un controller. In questa decisione ci si scontra anche con l’eventuale scelta di un arcade stick a discapito del classico pad, e chi preferisce l’una o l’altra soluzione ha comunque buone motivazioni per farlo. Personalmente, nella mia storia videoludica, ho approcciato ai vari Street Fighter, Mortal Kombat e compagnia bella in entrembi i modi, tuttavia ad oggi c’è chi ora offre una soluzione “ibrida”. Razer, con il suo modello Raion, ha strutturato un controller con una configurazione che ricorda quella dei cabinati, un’ottima soluzione per quei picchiaduro che hanno più di quattro tipologie di input. Ho avuto la fortuna di provare questo pad ed ora ve ne parlo in questa recensione!
La nostra recensione del nuovo Controller Razer Raion, dedicato ai picchiaduro!
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Su licenza ufficiale PlayStation 4, il Razer Raion è stato studiato proprio per le esigenze dei giocatori di picchiaduro: la sua configurazione prevede solo croci direzionali a 8 vie e nessun analogico, sei pulsanti meccanici principali (croce, quadrato, cerchio, triangolo, R1, R2), i quattro pulsanti dorsali, Touch Pad, i classici bottoni per gestire la nostra PS4 (Share, Options e PS) ed infine un pulsante per escludere o riattivare audio e microfono. Tra le due impugnature troviamo invece due switch, uno che regola la funzione dei pulsanti dorsali (L1, L2 – R1, R2 oppure L3, R3 – L1, L2) ed un altro che gestisce il tipo di input trasmesso dalla croce direzionale (croce direzionale/levetta analogica destra o sinistra); un ulteriore switch lo troviamo invece nella parte inferiore del pad, che serve semplicemente per passare dalla modalità PS4 a quella PC, unica altra piattaforma con cui trova compatibilità il Raion.
Tutto questo è stato applicato su un’estetica molto minimal ed alla vista anche elegante, il tutto in una scocca che una volta presa tra le mani svela una leggerezza inaspettata. Sembra quasi di aver impugnato un prodotto abbastanza fragile e poco adatto ad eventuali cadute accidentali, però chi predilige i picchiaduro passa spesso ore ed ore a muovere velocemente le dita stringendo un pad ed in questo caso il peso è fondamentale per non indolenzire i polsi.
Come ormai ci ha abituato Razer da tempo con tutte le sue periferiche, tastando con mano le croci direzionali e i pulsanti si riscontra un’elevata qualità costruttiva ed una particolare attenzione è stata riposta nella posizione e nelle dimensioni dei sei tasti frontali, studiati appositamente per evitare doppi click involontari durante le combo più sfrenate. Comoda anche la pressione di due tasti contemporaneamente se messi sulla stessa riga, mentre risulta essere più complesso da gestire l’utilizzo di due pulsanti sulla stessa colonna.
Anche la sensibilità dei tasti è decisamente superiore rispetto a quella di un classico DualShock 4, forse anche troppo se prendiamo in considerazione i tasti dorsali che rischiano a volte di essere premuti involontariamente, anche a causa della loro corsa ridottissima.
Se poi fate parte di quella categoria di giocatori “energetici” che rischia spesso di premere pulsanti che non c’entrano nulla, c’è la possibilità di bloccare, con un button lock, i tasti Options, Share e PS.
La croce direzionale è di una precisione praticamente perfetta, ogni movimento, anche più complesso, arriva a segno in modo preciso e rapido. Anche quando si devono effettuare doppi input sulla stessa direzione la risposta è molto rapida.
In tutte le prove effettuate si è riscontrata una netta comodità sotto ogni punto di vista, tanto da posizionare questo Raion come ottimo compromesso tra un classico controller ed un arcade stick. E’ sicuramente pane per i denti dei pro gamer, che devono dare una possibilità a questo pad e provarlo sui loro titoli preferiti per apprezzarne le peculiarità.